C’è Vittorio, classe 1984; c’è Marco, classe 1980; ma c’è anche il primogenito Paolo, classe 1970, che a differenza dei due fratelli, impegnati in cucina, cura tutto il contorno, sala e (gran) cantina insomma. I tre hanno afferrato saldamente le redini del San Martino di Treviglio dalle mani dei loro genitori, Beppe e Olga, che aprirono il locale nel 1969. L’hanno portato all’eccellenza ovattata di adesso, forti di un dna doc, i bisnonni gestivano proprio tra queste mura una stazione di posta con cambio di cavalli. Spirito orobico puro: e bella storia di famiglia, in un tempio del gusto cresciuto inesorabilmente, passo dopo passo. «Facciamo alta cucina con prodotti d’eccellenza, ma vogliamo sempre più citare il territorio in chiave contemporanea».