Quando chiediamo a Mario Cornali, classe 1965, una definizione del proprio stile, la sua risposta è brillante: «Mi piace pensare che la mia sia una cucina umanista, figlia della terra e del cielo, insieme pragmatica e onirica, che parta dalla tecnica per scaldare il cuore». Il suo Collina è un luogo di riferimento per chi voglia farsi l’idea di come proporre fuori dai grandi centri abitati una tavola moderna, intelligente e colta, capace di interpretare senza velleitarismi ma buona mano una declinazione possibile del terroir, condendo il tutto con l’impegno a costruire quelle reti territoriali di fornitori che sono il plus di ogni indirizzo del mangiarbene contemporaneo.